Un ponte per il Tchad
Gennaio 2024 – nell’ambito del progetto “I Ciadiani aiutano i Ciadiani” la sezione trentina di Tribù del Mondo ha avviato una collaborazione con UFA, un’importante organizzazione africana, per sostenere lo sviluppo rurale del continente. In Ciad UFA è presente e coordinata da Karmel Bekoutou Guy (da tanti conosciuto solo come Carmel), ex studente dell’Ateneo Trentino, laureatosi alla facoltà di Economia, già presidente dell’associazione studentesca Unistudent e con esperienze nelle agenzie delle Nazioni Unite. Carmel e UFA TCHAD intendono sviluppare un movimento agricolo finalizzato a sfamare e a creare una maggiore ricchezza nella popolazione.
«Il Ciad importa circa 300.000 tonnellate di cibo ogni anno – spiega Carmel – ed il fabbisogno alimentare interno sta crescendo con la crisi umanitaria in corso, in particolare con l’afflusso di rifugiati sudanesi e gli impatti del cambiamento climatico. Per questo ha pensato che la premessa indispensabile per lo sviluppo del Paese sia un’adeguata produzione agricola. Nel 2023 come progetto pilota, abbiamo prodotto riso su 4 ettari utilizzando l’energia solare (pannelli e pompe dell’acqua) in un vasto sito situato a circa 80 Km da N’Djamena, la capitale del sud del Ciad – Continua Carmel – e a breve si semineranno anche sesamo, miglio, mais e arachidi. L’obiettivo principale di UFA TCHAD è raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 1 e 2 (No Poverty e Zero Hunger), promuovendo l’occupazione femminile e giovanile, sostituendo le importazioni con la produzione agricola locale e riducendo l’impronta ambientale».
Con Un ponte per il Ciad , progetto che si instaura nel progetto «I ciadiani aiutano i ciadiani», Tribù del mondo ha donato ad UFA TCHAD € 2.500,00 finalizzate all’acquisto di attrezzi agricoli e pannelli solari.
La seconda parte del progetto (partita due giorni fa) vede la missione di un agronomo trentino, Francesco Bigaran, direttore della Federazione Trentina Biologico e Biodinamico, nonché vice-presidente di ACLI Terra e con all’attivo diversi progetti con istituti di ricerca nazionali e internazionali. La missione di Bigaran prevede l’incontro di autorità civili e politiche per avviare politiche di analisi del suolo e individuare colture e pratiche agricole per accrescere la produttività agricola in modo rispettoso e sostenibile.
Tra i compiti ci sarà anche l’analisi degli ettari a disposizione di UFA TCHAD, situati presso il villaggio Odio nel distretto di Loumia (80 km a sud di N’Djamena – la capitale).