Liberazione, quando mai anche la Repubblica Democratica del Congo potrà mai festeggiare un traguardo come questo?
Oggi per noi italiani è festa nazionale, la festa della Liberazione da un regime oppressivo, da una dominazione straniera, la festa per una libertà pagata a caro prezzo, con un tributo di sangue non indifferente.
Ci arrivano foto di corpi di bambini, fanciulli e adolescenti pietosamente coperti da fogliame. Rappresentano un pericolo per chi li ha trucidati. Sono stati ritenuti dei ribelli.
Nella loro morte c’è anche la morte del futuro si questo paese!
Si tratta di un paese martoriato e lacerato nel suo interno da infinite guerre intestine, un paese che probabilmente non è rappresentativo di un vero e proprio popolo ma di popoli diversi e di diverese genti, con lingue e tradizioni diverse. Un paese i cui confini, come quelli di tanti stati africani, sono stati tracciati a tavolino da noi europei nei secoli del colonialismo. Un paese ricchissimo di risorse naturali, che potrebbe consentire una vita più che dignitosa a tutti i suoi abitanti, ma che resta vittima degli interessi economici dei paesi sottosviluppati.
Quando la Liberazione?
A quando la Liberazione per per queste genti? Questo è quello che ci chiediamo, mentre assistiamo ad un ridicolo braccio di ferro fra altri paesi che minacciano di riportarci alla Guerra Fredda e al rischio di una guerra nucleare. In questo sta la contraddizione di questo pazzo mondo!
Nella Repubblica Democratica del Congo sono 6 quelli stimati, ma certamente anche di più, i milioni di morti per una guerra di cui nessuno parla. Noi, nel nostro piccolo, cercheremo sempre di farlo e di documentarci e documentarvi su questa situazione.
Da questo paese vengono i nostri figli! Non possiamo dimenticare!
In questo paese c’è Casa Marisa. La casa per tanti bambini che hanno perso tutto in questa guerra. In questa struttura c’è il motivo dell’esistenza della nostra associazione. Le immagini che vi abbiamo mostrato parlano più di mille parole.